Packaging Première e PCD Milan affida ogni edizione ad un’interpretazione creativa differente, consentendo di esplorare e apprezzare le molteplici sfaccettature di un settore, arricchendo l’esperienza dei visitatori e stimolando l’ispirazione e l’innovazione, elementi fondamentali nel mondo del packaging.
Per il 2024, Packaging Première e PCD Milan ha aperto le porte all’arte digitale, rendendola interattiva e coinvolgente grazie alla collaborazione con l’artista Vincenzo Marsiglia, noto per le sue emblematiche installazioni che vedono come protagonista una stella a quattro punte, riconducibile all’astrazione geometrica, al minimalismo e all’arte optical. Per Packaging Première e PCD Milan, Vincenzo Marsiglia ha sviluppato un’esperienza multisensoriale unica, dal titolo Emotional Immersion Star, che coinvolge i visitatori sin dal loro ingresso nella hall: illusioni ed effetti ottici si muovono sulle note della musica elettronica e sperimentale di Ocrasunset, in un dialogo aperto e in stretta relazione l’una con l’altro, completandosi a vicenda, mentre si viene avvolti da una fraganza per ambiente dall’anima dirompente sviluppata dagli studenti dell’Istituto Italiano di Profumeria e realizzata da CFF Creative Flavours & Fragrances. La multisensorialità dell’esperienza è completata dalla degustazione di un dolce ideato in esclusiva dal pastry chef di fama internazionale Gianluca Fusto, ispirato alla fragranza.
L’esperienza continua per i visitatori nell’Encrypted World, l’esclusiva Art Gallery che quest’anno sarà dedicata ai lavori di arte digitale più meritevoli degli studenti dell’Accademia di Belle Arti Aldo Galli – IED di Como e dell’Accademia di Belle Arti SantaGiulia di Brescia, dove Vincenzo Marsiglia è docente. Saranno esposte le opere di: Emanuele Andreis, Elisa Pistoni, Anna Carola, Alexa Baldessari, Elisa Benini, Bruna Stefania Benzoni, Davide Bertelè, Elisa Besozzi, Carlotta Bontempi, Stefania Borroni, Martina Cardillo, Laura Combini, Nicola Crescini, Giorgia Gironi, Sophie Glisenti, Mariasole Gnutti, Giulia Laurenzi, Michele Maghini, Andrea Olgiati, Milena Pagliari, Marco Quinzanini, Paolo Rampulla, Federica Rovere, Francesco Salvi, Chiara Sandrini, Alice Scaglia, Nicole Tassani, Angelica Zamblera
Le opere, frutto della creatività personale più autentica e senza un tema designato a priori, saranno illustrate su schermi verticali e valorizzate da un allestimento speciale volto a creare un effetto immersivo con la pavimentazione e le pareti. Ognuna è stata trasformata in NFT e inserita nel mondo della crypto – grazie alla collaborazione con la piattaforma italiana Openverse – e comporrà il catalogo dal titolo Academic Visions, visualizzabile tramite un QR Code che consentirà ai visitatori di acquistare gli NFT. Openverse prende vita grazie a Massimo Bonecchi, fautore della nascita di questo nuovo mondo digitale, e Davide Sarchioni, curatore d’arte che si occupa della selezione artistica delle opere nella piattaforma
All’interno dell’Art Gallery sarà dedicato uno spazio al progetto internazionale Shaping The Future, co-finanziato dal programma Europa Creativa dell’Unione Europea e volto a promuovere la capacità di giovani artisti e designer ad immaginare e plasmare il futuro attraverso le arti visive, il design e il pensiero critico, di cui l’Accademia di Belle Arti Aldo Galli di Como è partner nell’iniziativa, insieme all’università MOME di Budapest, all’associazione no profit Ljudmila Society di Lubiana e a CityFab1, un FabLab nato cinque anni fa a Bruxelles. A Packaging Première saranno esposte le opere digitali dei quattro talentuosi artisti italiani che hanno preso parte al progetto: Samuel Hernandez De Luca, Fortuna De Nardo, Fabiola Porchi ed Ettore Zonzini.
How AI Sees Us – L’opera di Ettore Zonzini
Il progetto artistico How AI sees Us si interroga sulle implicazioni che possono emergere quando l’intelligenza artificiale si inserisce in ambiti considerati prettamente nostri, come le emozioni.
Ogni immagine generata da un’intelligenza artificiale nasce dalla rielaborazione di altre già esistenti, create in origine da esseri umani e pensate per essere viste da altri esseri umani. Il risultato offre una possibilità inedita, quella di sbirciare all’interno dell’autopercezione collettiva che l’umanità ha di sé.
Ombre – L’opera di Fabiola Porchi
La foto mostra un gruppo di becchi di gallina abbandonati, scartati. Sono becchi stampati in 3D, la cui forma è stata studiata per rendere l’animale efficiente e produttivo. La loro disposizione sul piano segue una regolarità innaturale, simbolo del loro utilizzo oggettuale da parte dell’industria. L’opera riflette sull’impatto dell’intervento umano sugli animali da allevamento, evidenziando le distinzioni tra corpo e oggetto, vita ed efficienza.
Rituals of Renewal – L’opera di Fortuna De Nardo
Le crepe e i segni impressi nella pietra della Chiesa dei Morticelli narrano storie passate con una profondità senza tempo. Queste cicatrici, lontane dall’essere semplici segni di distruzione, rappresentano un intricato intreccio di memorie e esperienze. Attraverso di essi, la chiesa non solo testimonia il passaggio degli anni, ma narra anche la sua storia di trasformazione. Da un passato di desolazione emerge un presente di rinascita, trasmettendo un messaggio di speranza alla comunità che la abita.
You, Yourself and AI or: Narcissus – L’opera di Samuel Hernandez De Luca
You, Yourself and AI or: Narcissus è un generatore live IMG2IMG, che traccia parallelismi tra il fascino umano per l’intelligenza artificiale e il mito di Narciso. Attraverso l’interazione in tempo reale, l’utente può approfondire le preoccupazioni legate alle intelligenze artificiali. Il progetto mira a provocare riflessioni significative sulle considerazioni etiche che circondano l’uso delle IA nell’arte e nella società.
“Curiamo con passione e attenzione l’Art Gallery, vero e proprio prologo al percorso espositivo, che trasporta i visitatori in un viaggio attraverso il mondo dell’arte e del design. Testimonianza di una creatività senza limiti e di innovazione, proprio come il packaging, quest’anno l’Art Gallery esplora l’avvincente tema dell’arte digitale, offrendo uno sguardo sul futuro”, afferma Pier Paolo Ponchia, Founder e Director di Packaging Première.
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