Il nuovo impianto per la colorazione CMCV è in grado di decorare bottiglie in vetro in maniera ecosostenibile, resistente e permanente. Dopo cinque anni di progettazione e due di realizzazione, con un investimento di oltre 2 milioni di euro, oggi dispone di tre cabine con 12 erogatori ciascuna. I cambi-formato e il controllo delle pistole ora sono gestiti da un controllo elettronico del sistema e della regolazione delle pistole. La tecnologia garantisce alcuni significativi vantaggi:
• Possibilità di impostare delle ricette salvate garantendo la standardizzazione e digitalizzazione del processo ad alta precisione;
• Possibilità di creare nuove lavorazioni personalizzate, aumentando la gamma di effetti speciali, i formati decorabili e la qualità;
• Controllo del dato e diminuzione degli sprechi;
• Diminuzione delle tempistiche di processo dato dall’utilizzo di colori super-coprenti e dal passaggio unico all’interno delle tre cabine, in vista di una soddisfacente uniformità,
• Resa dal 20 al 30% in più e abbattimento dei costi
• Riduzione delle emissioni in atmosfera.
Non solo migliori performance, ma un nuovo brevetto. Infatti, il brevetto CMCV diventa alla seconda. Non si parlerà esclusivamente di Cambio Molecolare del Colore del Vetro ma anche di Cambio Molecolare con Colori Vetrificabili: la tecnica di colorazione che, senza utilizzare vapore né azoto, va direttamente sul vetro permettendo di ottenere colori privi di litio e piombo e di inibire, come comprovato dai test per la Proposition 65, il ricorso al cadmio tradizionalmente e inevitabilmente usato per le tinte rosse, gialle e i loro derivati.
A oggi, la neonata innovazione ha attirato attenzione e consensi da parte di grandi gruppi, clienti e vetrerie. Paolo Lorusso però promette: «L’impianto è appena avviato ma noi non ci fermiamo qui, stiamo già pensando a migliorie e nuovi macchinari!». Stay tuned!